A causa della loro facilità di isolamento e relativa abbondanza, le cellule mesenchimali di derivato adiposo (ASC) sono fonte di una particolare attrattiva per diversi scopi terapeutici, le cellule staminali secernono un ampio range di fattori di crescita che possono stimolare la rigenerazione tissutale e mantengono un’elevata capacità di proliferazione in vitro, possiedono inoltre la capacità di differenziarsi in molteplici linee cellulari
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Le cellule staminali utilizzate in ortopedia sono quelle mesenchimali (MSC) e si ricavano di solito dalla cresta iliaca, la parte più alta delle ossa del bacino, ma da alcuni anni si utilizzano le cellule mesenchimali, o staminali adulte, che sono contenute nel grasso sottocutaneo, che può essere prelevato dalla regione addominale o dalla regione laterale delle cosce, nello stesso modo in cui avviene una liposuzione a fini estetici. Dopo la purificazione le cellule vengono iniettate direttamente nelle articolazioni affette, come normali infiltrazioni.
Le cellule staminali producono un quasi immediato effetto antinfiammatorio, ma poi continuano a "lavorare" con riparazione dei tessuti danneggiati (ad esempio la cartilagine) e successivamente con l'effetto di rigenerazione dei tessuti che sono andati perduti.
Tuttavia la capacità delle cellule staminali di produrre questi effetti non è sempre uguale per tutti.
Il potenziale delle ASC differisce in base alle condizioni mediche del donatore.
Recenti studi dimostrano che le ASC da donatori diabetici hanno un potenziale di proliferazione ridotto e una minore proporzione di cellule positive per i marker delle cellule staminali.
Per assicurare il successo della medicina rigenerativa tissutale, i metodi ingegneristici devono essere implementati dall’incorporamento di fattori che incrementino la proliferazione e la differenziazione di staminali/progenitori quando vengono utilizzate cellule autologhe.
Negli ultimi anni si sono sempre più sviluppati ed approfonditi gli studi sui fattori di crescita (“Growth Factors” - G.F.). Le piastrine, di cui è ricco il PRP (Platelet-Rich Plasma), rilasciano numerose sostanze che promuovono la riparazione tissutale e influenzano il comportamento di altre cellule modulando l’infiammazione e la neoformazione di vasi sanguigni. Le piastrine infatti giocano un ruolo fondamentale nel mediare la guarigione del tessuto danneggiato grazie alla capacità di liberare fattori di crescita
Recenti report suggeriscono che certi fattori di crescita, come quello vascolare VEGF, (FGF)-2, FGF-4, FGF-6, FGF-7, FGF-9, FGF-17, il fattore trasformante della crescita (TGF)-beta1, TGF-beta2, HGF, il fattore di crescita dei cheratinociti, derivati piastrinici AA, e IGF-1, regolano il mantenimento di staminalità delle ASCs. Questi fattori influenzano l’angiogenesi, migrazione cellulare, apoptosi, proliferazione e differenziazione. In particolare, la proliferazione delle ASC è regolata da fattori paracrini come FGF-2, FGF-4, interleuchina (IL)-6, fattore di derivazione stromale 1, mentre FGF-2, fattori di crescita endoteliali, TGF-beta, e altri fattori sono coinvolti nella differenziazione.
Le ASC hanno un grande potenziale nelle terapie staminali. Dopo essere state trapiantate, comunque, le ASC affrontano un ambiente complesso e ostile in cui l'ipossia locale, lo stress ossidativo, e l’infiammazione possono portare alla morte o perdita di cellule su larga scala.
Insufficiente ritenzione e sopravvivenza di ASC trapiantate possono radicalmente ridurre i loro effetti terapeutici.
A tal proposito, il PRP è un attrattivo biomateriale che può migliorare le proprietà delle ASCs, anche se ulteriori studi e analisi sono necessari per fissare nuove terapie cellulari.
Le prove raccolte sino ad oggi, suggeriscono che questo trattamento combinato rappresenta un approccio promettente in diversi campi della medicina.
A causa della loro facilità di isolamento e relativa abbondanza, le cellule mesenchimali di derivato adiposo (ASC) sono fonte di una particolare attrattiva per diversi scopi terapeutici. Le ASC mantengono un’elevata capacità di proliferazione in vitro e possiedono la capacità di differenziarsi in molteplici linee cellulari. Le ASC secernono un ampio range di fattori di crescita che possono stimolare la rigenerazione tissutale
Le cellule staminali utilizzate in ortopedia sono quelle mesenchimali (MSC) e si ricavano di solito dalla cresta iliaca, la parte più alta delle ossa del bacino, ma da alcuni anni si utilizzano le cellule mesenchimali, o staminali adulte, che sono contenute nel grasso sottocutaneo, che può essere prelevato dalla regione addominale o dalla regione laterale delle cosce, nello stesso modo in cui avviene una liposuzione a fini estetici. Dopo la purificazione le cellule vengono iniettate direttamente nelle articolazioni affette, come normali infiltrazioni.
Le cellule staminali producono un quasi immediato effetto antinfiammatorio, ma poi continuano a "lavorare" con riparazione dei tessuti danneggiati (ad esempio la cartilagine) e successivamente con l'effetto di rigenerazione dei tessuti che sono andati perduti. tuttavia la capacità delle cellule staminali di produrre questi effetti non è sempre uguale per tutti.
Il potenziale delle ASC differisce in base alle condizioni mediche del donatore. Recenti studi dimostrano che le ASC da donatori diabetici hanno un potenziale di proliferazione ridotto e una minore proporzione di cellule positive per i marker delle cellule staminali. Per assicurare il successo della medicina rigenerativa tissutale, i metodi ingegneristici devono essere implementati dall’incorporamento di fattori che incrementino la proliferazione e la differenziazione di staminali/progenitori quando vengono utilizzate cellule autologhe.
Negli ultimi anni si sono sempre più sviluppati ed approfonditi gli studi sui fattori di crescita (“Growth Factors” - G.F.). Le piastrine, di cui è ricco il PRP (Platelet-Rich Plasma), rilasciano numerose sostanze che promuovono la riparazione tissutale e influenzano il comportamento di altre cellule modulando l’infiammazione e la neoformazione di vasi sanguigni. Le piastrine infatti giocano un ruolo fondamentale nel mediare la guarigione del tessuto danneggiato grazie alla capacità di liberare fattori di crescita
Recenti report suggeriscono che certi fattori di crescita, come quello vascolare VEGF, (FGF)-2, FGF-4, FGF-6, FGF-7, FGF-9, FGF-17, il fattore trasformante della crescita (TGF)-beta1, TGF-beta2, HGF, il fattore di crescita dei cheratinociti, derivati piastrinici AA, e IGF-1, regolano il mantenimento di staminalità delle ASCs. Questi fattori influenzano l’angiogenesi, migrazione cellulare, apoptosi, proliferazione e differenziazione. In particolare, la proliferazione delle ASC è regolata da fattori paracrini come FGF-2, FGF-4, interleuchina (IL)-6, fattore di derivazione stromale 1, mentre FGF-2, fattori di crescita endoteliali, TGF-beta, e altri fattori sono coinvolti nella differenziazione.
Le ASC hanno un grande potenziale nelle terapie staminali. Dopo essere state trapiantate, comunque, le ASC affrontano un ambiente complesso e ostile in cui l'ipossia locale, lo stress ossidativo, e l’infiammazione possono portare alla morte o perdita di cellule su larga scala. Insufficiente ritenzione e sopravvivenza di ASC trapiantate possono radicalmente ridurre i loro effetti terapeutici. A tal proposito, il PRP è un attrattivo biomateriale che può migliorare le proprietà delle ASCs, anche se ulteriori studi e analisi sono necessari per fissare nuove terapie cellulari.
Le prove raccolte sino ad oggi, suggeriscono che questo trattamento combinato rappresenta un approccio promettente in diversi campi della medicina.
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I Derivati ematici nel trattamento di patologie Osteocondrali
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