La Malassezia è un lievito normalmente presente sulla cute del cane e del gatto, che viene trasmesso al cucciolo già al momento del parto, frequente in carnivori domestici e selvatici, inclusi orsi, furetti e volpi. Animali infetti e sani sviluppano, infatti, anticorpi IgG sierici che riconoscono le proteine derivate da Malassezia, può essere dannosa per l'Uomo?[1]
La tua iscrizione è stata registrata. Controlla la tua casella di posta, conferma la tua iscrizione e guarda il Webinar!
La tua iscrizione è stata registrata. Controlla la tua casella di posta, conferma la tua iscrizione e guarda il Webinar!
Nei casi di animale sano la Malassezia è un commensale che vive in simbiosi con quest’ultimo, per tutta la durata della sua vita, senza necessariamente causare malattia.
Si riscontrano diverse cause e concause alla proliferazione di Malassezia, che vanno di fatto ad alterare il delicato ecosistema cutaneo
I fattori che predispongono alla moltiplicazione di questo lievito e alla malattia sono principalmente:
Lievito Malassezia
Inoltre come già in altre patologie canine, ci sono alcune razze più predisposte di altre, come ad esempio:
• Bulldog • Cane Corso • Maltese • Barboncino • Golden Retriever • Cocker Spaniel
Per ciò che riguarda la sintomatologia, la prima manifestazione è dettata dal prurito dell’animale e cattivo odore.
I segni caratteristici sono eritema, esfoliazione (forfora), desquamazione seborrea e spesso alopecia come effetto secondario.
Nei casi cronici si possono osservare anche ispessimento e colore scuro della pelle.
Le zone maggiormente colpite sono:
e possono essere colpite anche le unghie alla base delle quali si osserva un materiale untuoso di colore scuro.
Il modo migliore per ottenere una diagnosi è un esame citologico, grazie alla facilità di identificazione dei lieviti, resta tuttavia indispensabile identificare la malattia concomitante che predispone alla moltiplicazione incontrollata dei lieviti.
L’uso di farmaci antimicotici per via topica e/o sistemica è indicato per almeno 3 o 4 settimane al fine di eliminare i lieviti. L’uso combinato di antibiotici e antinfiammatori è consigliato.
Iscriviti per ricevere il nostro webinar
I Derivati ematici per la cura delle ferite di difficile rimarginazione
La tua iscrizione è stata registrata. Controlla la tua casella di posta, conferma la tua iscrizione e guarda il Webinar!
Iscriviti per ricevere il nostro webinar
I Derivati ematici per la cura delle ferite di difficile rimarginazione
La tua iscrizione è stata registrata. Controlla la tua casella di posta, conferma la tua iscrizione e guarda il Webinar!
1 Comment
ottima iniziativa