Il cancro è una malattia che affligge non solo gli esseri umani, ma colpisce anche i nostri amici animali, secondo l’American Veterinary Medical Association (AVMA) il cancro causa il 50% delle morti negli animali con età superiore ai 10 anni[1], riscontrato molto più comunemente nei cani che nei gatti, e contrariamente a quanto si pensi, in forma minore, anche in animali di grossa taglia come i cavallli.
Il cancro è una malattia che affligge non solo gli esseri umani, ma colpisce anche i nostri amici animali, secondo l’American Veterinary Medical Association (AVMA) il cancro causa il 50% delle morti negli animali con età superiore ai 10 anni[1], riscontrato molto più comunemente nei cani che nei gatti, e contrariamente a quanto si pensi, in forma minore, anche in animali di grossa taglia come i cavallli.
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I tipi di tumore che più comunemente riscontriamo in animali domestici, e più facilmente individuabili, sono quelli che colpiscono la cute, spesso ce ne accorgiamo con la comparsa di un nodulo visibile ad occhio nudo o tramite palpazione; un altro tumore molto frequente è il linfoma e, nel cane, spesso si presenta con un ingrossamento dei linfonodi. Purtroppo, molti tumori possono prendere origine dagli organi interni ed il proprietario ha solo la percezione che ci sia “qualcosa che non va”. L’unico modo per aiutare i nostri animali è quello della prevenzione, sottoporli a controlli periodici e regolari che permettano al veterinario una rapida diagnosi.
In generale ci sono dei segnali cui dovremmo prestare attenzione e che potrebbero suggerire la presenza di anomalie.
Dopo la diagnosi, e dopo aver individuato il tipo di tumore, le strade da precorrere saranno decise insieme al veterinario, la strategia deve comunque prendere in considerazione tutta una serie di variabili, come lo stato di avanzamento della malattia, localizzazione, presenza di metastasi, età dell’animale e così via.
Cosa più importante, da mettere in cima alle priorità, è il benessere del nostro animale.
Purtroppo ci si può imbattere in diagnosi infauste che rendono impossibile un intervento, Il cane affetto da emangiosarcoma splenico può non presentare alcun segno clinico evidente sino a quando il tumore alla milza si rompe e crea uno scompenso cardiocircolatorio che può portare al collasso o in casi estremi alla morte improvvisa[6].
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